sabato 24 ottobre 2015

UN POETA A CASO, MA NON TROPPO: ELIO PAGLIARANI


di FRANCESCO GALLINA

Sono prigioni, la città e la periferia operaia di Milano raccontate attraverso le poetiche pennellate plumbee di Elio Pagliarani, nel suo capolavoro in versi La ragazza Carla
Per la consueta rubrica del sabato di #busillisblog, abbiamo deciso di associargli un'opera del milanese contemporaneo Tom Porta, che distorce e distrugge i luoghi di massa - o, meglio, nonluoghi - inglobandoli in atmosfere violentemente distopiche.


SONO MOMENTI BELLI: c'è silenzio


da La Ragazza Carla (1960) di ELIO PAGLIARANI




Tom Porta, Nube purpurea. Milano, Stazione Centrale (2007)


Sono momenti belli: c'è silenzio
e il ritmo d'un polmone, se guardi dai cristalli
quella gente che marcia al suo lavoro
diritta interessata necessaria
che ha tanto fiato caldo nella bocca
quando dice buongiorno

è questa che decide
e son dei loro
non c'è altro da dire.

E questo cielo contemporaneo
in alto, tira su la schiena, in alto ma non tanto
questo cielo colore di lamiera
sulla piazza a Sesto a Cinisello alla Bovisa
sopra tutti i tranvieri ai capolinea
non prolunga all'infinito
i fianchi le guglie i grattacieli i capannoni Pirelli
coperti di lamiera?

È nostro questo cielo d'acciaio che non finge
Eden e non concede smarrimenti,
è nostro ed è morale il cielo
che non promette scampo dalla terra,
proprio perché sulla terra non c'è
scampo da noi nella vita.

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